2022-02-09 14:13:37
SAIPEM, LE INDICAZIONI DA CDS E BOND Nella mattinata del 31 gennaio 2022, poco prima dell’avvio delle contrattazioni, il management di Saipem S.p.A. ha lanciato un profit warning ritirando la guidance annunciata a fine ottobre 2021. Saipem ha segnalato che la backlog review evidenzia, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell’aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all’E&C Onshore e all’Offshore wind, con conseguente effetto sui risultati economici consolidati per circa un miliardo di euro sia sull'Ebitda sia sui ricavi, che per il secondo semestre 2021 scenderanno da 4,5 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro. Tale impatto provocherà con ogni probabilità una perdita, per l’esercizio 2021, oltre il limite di un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall’art.2446 codice civile. La società ha avviato contatti con le banche dato che il mancato rispetto di alcuni covenant potrebbe far scattare il rientro accelerato di alcuni prestiti. Tali eventi rendono probabile una rinegoziazione del debito con le banche insieme con un rafforzamento del capitale della società grazie a un intervento degli azionisti, in primis Eni e Cdp.
Come hanno reagito i mercati a seguito di tale comunicazione? Le azioni Saipem non hanno fatto prezzo in apertura, per poi iniziare a trattare e cedere il 24,5% a 1,46 euro, chiudendo la giornata a 1,351 euro, con un ribasso del 30% circa. Il titolo ha continuato la propria discesa anche nei giorni successivi, scambiando nella giornata odierna a 1,18 euro circa.
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