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Le Gauche

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Collettivo Le Gauche.
Articoli, analisi, spunti –
«Le utopie servono per camminare»
comunicazioni: @Marschall_der_DDR
Sito: legauche.org

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2021-03-28 14:20:39 Vi invitiamo a seguire i compagni de t.me/lafionda
298 viewsFrancesco, edited  11:20
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2021-03-28 12:26:33 LETTA: DUE PAROLE A PROPOSITO

A proposito di Enrico Letta, si leggono commenti e giudizi positivi che richiamano la “pulizia morale” del personaggio, ossia lo esaltano in una sorta di antitesi ad un altro esponente del quadro politico nazionale, Matteo Renzi, squallido e spregiudicato.

Non sono erronee simili valutazioni, tuttavia sono ingenue, cioè superficiali, banali. La visione ingenua, idilliaca e idealista di una presunta, o pretesa, onestà sul terreno morale di soggetti che sono organici e complici in un sistema che è marcio e corrotto in sé, vale a dire è intrinsecamente un organismo malato e da abbattere, non sono mai riuscito a digerirla, è un’idea inaccettabile.

È una tesi asserita oggi in riferimento ad uno come Enrico Letta, ma lo si affermava anche a proposito di “eminentissime” personalità quali, ad esempio, Aldo Moro e pochi altri leader di correnti della DC, ma che erano tutti elementi integranti, correi e conniventi di quel regime che si rese responsabile ed artefice morale di una serie di reati, di misfatti orrendi ed imperdonabili, di crimini perpetrati verso il Paese e la società italiana.

È ciò che argomentò, a suo tempo, Pier Paolo Pasolini, che reclamava a gran voce, con notevole coraggio civile, di voler “processare i gerarchi DC”, in un articolo che risale, se non erro, al 1975. L’anno della sua scomparsa, prematura e tragica per tutti noi che avvertiamo la sua assenza e la sua attualità.

www.legauche.org/europa/letta-due-parole-a-proposito/
361 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 09:26
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2021-03-26 17:00:11 Le Gauche pinned a photo
14:00
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2021-03-26 17:00:07
Conferenza: LA FINE DELLA CENTRALITÀ DEL LAVORO?

26 marzo, 21:00, su Facebook, la diretta del collettivo Le Gauche circa il tema della metamorfosi della centralità del lavoro, con

Ricardo Antunes, professore di sociologia all'Università di Campinas (Brasile);
Pietro Basso, professore di sociologia all'Università Ca Foscari di Venezia;
Francesco Barbetta, Filctem CGIL e Collettivo Le Gauche;
Maurizio Brotini, CGIL;
Eliana Como, CGIL
447 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 14:00
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2021-03-26 13:37:59 SISTEMA MARXIANO E CAPITALE IN GENERALE

Qui riprendiamo i concetti di plusvalore e classe approfondendoli alla luce delle categorie che riguardano il capitale nella sua quintessenza, vedendole dalla prospettiva della sussunzione del processo lavorativo sotto al capitale.

Marx riprende la categoria di processo lavorativo in quanto tale (che ricordiamo, non esiste, essendo una determinazione astorica) per mostrare due cose:

→ come il contenuto viene sussunto sotto la produzione capitalistica, che è una forma specifica di moto.

→ come solo con questa sussunzione il lavoro diviene a tutti gli effetti lavoro astrattamente umano (la forma specifica del lavoro nel modo di produzione capitalistico), che è puramente materiale in quanto indifferente alle forme determinate.

Nella misura in cui è sussunto, il processo lavorativo assume quindi aspetti qualitativi nuovi e si forma adeguandosi alle leggi di movimento del capitale.

Detto ciò, non era possibile il passaggio immediato dal concetto di lavoro in quanto tale alla produzione capitalistica, siccome si sarebbe schiacciato il piano della forma sociale su quello del contenuto materiale: solo passando attraverso la forma sociale determinata si può individuare la determinatezza particolare che il lavoro gioca al suo interno.

www.legauche.org/economia/sistema-marxiano-e-capitale-in-generale/
223 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, edited  10:37
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2021-03-24 11:57:10 MANAGERIAL CAPITALISM: UNA RECENSIONE CRITICA
Managerial Capitalism. Ownership, Management and the New Coming Mode of Production di Gérard Duménil e Dominique Lévy

Capitalisti e manager sono termini ricorrenti nel linguaggio popolare e accademico. Chiunque fosse mosso dalla nozione di classi sociali, non sotto forma di classi funzionali, definite dalla sociologia in ragione delle attività che i loro membri esercitano, ma attraverso grandi forze sociali che spiegano il movimento storico della società mondiale, sarebbe incuriosito dalla affermazione che nella società odierna prevalga il capitalismo manageriale.

Il libro Managerial capitalism rende lo scenario più complesso utilizzando anche l’espressione “modo di produzione”, termini della teoria marxiana.

Gli autori affermano che la società contemporanea è organizzata nella forma di un nuovo modo di produzione, il capitalismo manageriale, vittorioso nella lotta sul comunismo. Non è il capitalismo come siamo abituati a riconoscerlo, ma un capitalismo ibrido, composto da una combinazione di proprietari dei mezzi di produzione con manager privati e amministratori statali. Da qui l’espressione, facilmente traducibile dall’inglese, di capitalismo manageriale.

Le principali questioni sollevate dal libro sono:
1. se la società mondiale è entrata in un nuovo modo di produzione
2. se le classi sociali che ne farebbero parte sarebbero i manager, oltre alle organizzazioni della borghesia e del proletariato.

www.legauche.org/economia/managerial-capitalism-una-recensione-critica/
213 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 08:57
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2021-03-22 12:53:16
198 viewsFrancesco, 09:53
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2021-03-21 12:46:15 RICCARDO BELLOFIORE: L'EREDITÀ DI MARX

Qual è l’eredità che lascia Marx dal punto di vista della riflessione economica? Credo sia importante tenersi allo spirito più che alla lettera dell’opera marxiana.
Marx intende fornire una ‘critica dell’economia politica’ – e si riferisce evidentemente all’economia politica del suo tempo, quella dei classici, Quesnay, Smith e Ricardo – per farne uno strumento per una critica radicale, teorica e pratica, del capitalismo. Sarebbe stato l’ultimo a ripetere acriticamente quanto ha scritto senza ridiscuterlo a fondo, centocinquant’anni dopo la pubblicazione del Capitale: lui stesso ha dichiarato di non essere marxista, e il suo motto preferito era de omnibus dubitandum.

Quello che dobbiamo chiederci, se vogliamo essere fedeli a questa eredità “marxiana”, è dunque: c’è una nuova economia politica, dopo Marx, di cui tener conto? E ancora, vi sono novità sostanziali del capitalismo di oggi rispetto a quello intravisto da Marx? E infine, vi sono dentro l’elaborazione stessa di Marx, del migliore Marx, dei limiti da superare?

Penso che sia sbagliata l’idea, così spesso ripetuta da seguaci pedissequi e senza fantasia, che l’economia politica sia morta nel 1830, si sia cioè esaurita con Ricardo. In particolare, nel ventesimo secolo vi è stato un filone sotterraneo nella teoria borghese che ha contribuito alla conoscenza scientifica del mondo del capitale. Quesnay, Smith e Ricardo, con il Tableau économique e con la teoria del valore-lavoro, avevano aperto la strada sul terreno della teoria della riproduzione, dello sviluppo e del conflitto distributivo.

Nel Novecento il contributo innovativo è soprattutto sul terreno della moneta e della finanza, da un lato, e della concorrenza dinamica dall’altro. I nomi da fare sono, prima del secondo conflitto mondiale, Wicksell, Schumpeter, Keynes (non soltanto la Teoria Generale, l’opera più famosa, ma altrettanto se non più il Trattato sulla moneta), e dopo autori come Joan Robinson, Kalecki, o Minsky.

Bisogna sempre ricordare che quando Marx parla di ‘critica’ dell’economia politica non si riferisce essenzialmente alla rilevazione puntuale di errori superficiali (è questo, semmai, il suo atteggiamento contro l’economia volgare) ma alla individuazione dei limiti alla conoscenza del capitale che la scienza economica non può non incontrare perché, in quanto borghese, non riesce ad andare alla radice della natura storica e transeunte della società presente. Marx insiste tanto sul fatto che non si conosce questa società senza apprendere dagli economisti politici, quanto che quella scienza è legata a quell’oggetto particolare e ne è dunque segnata socialmente. Bisogna superarla, non ignorarla o cancellarla.

legauche.org/economia/bellofiore-la-difficile-eredita-di-marx/
323 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 09:46
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