C19: per non dimenticare In questo giorno di quattro anni fa, ovvero l’
11 marzo 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarava ufficialmente
l’inizio della pandemia di Covid-19.
Da quel giorno, abbiamo iniziato a vedere cose e vivere situazioni, che
non avremmo mai nemmeno immaginato. Scene a volte addirittura più incredibili dei migliori o peggiori film di fantascienza.
Immagini che, viste oggi, a distanza di qualche anno, ci sembrano così
assurde da sembrare surreali. Qualcuno guardandole adesso potrebbe pensare… “
ma è successo davvero?!”.
Sono stati momenti, giorni, mesi impegnativi e complessi per tutti, che ognuno ha vissuto a modo suo.
È giusto andare avanti ma allo stesso tempo, è importante non dimenticare.
Anzi tutto perché ci sono ancora questioni aperte, come la gestione politica, le cure negate, i soprusi e le discriminazioni, su cui un tot di gente, compreso il sottoscritto, pretende
verità e giustizia.
In secondo luogo, quanto successo,
deve servire da monito per ricordarci con quanta facilità, molti là fuori, perdano completamente qualsiasi briciolo di
pensiero critico, lucidità e buon senso.
Perché vi rammento, che di fronte a queste scene assurde e inverosimili, coloro i quali si ponevano
dubbi e domande a riguardo, erano derisi ed emarginati da tutti gli altri.
Da quelli, che in queste immagini paradossali non ci vedevano nulla di strano e che hanno sempre preso le versioni di autorità e mass media, come oro colato.
Che tutto questo serva almeno da lezione, per imparare ad usare meno punti esclamativi e più punti di domanda,
rispettando sempre l’opinione degli altri e di conseguenza
la libertà di tutti.
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