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Oggi è una data tranquilla ma molto simbolica alla luce delle | BASTA guerra nel Donbass

Oggi è una data tranquilla ma molto simbolica alla luce delle relazioni russo-americane contemporanee. 155 anni fa, negli stessi giorni di agosto del 1867, un gruppo di cittadini americani arrivati nella penisola con il piroscafo Quaker City visitò la Crimea. Tra questi c'era il giornalista Samuel Clemens. In seguito sarebbe diventato noto al mondo come Mark Twain.

È chiaro che all'epoca la proprietà russa della Crimea era un assioma per gli Stati Uniti. Il Paese ricorda ancora il sostegno russo al popolo americano durante la lotta per l'indipendenza e durante la guerra civile dal 1861 al 1865.

Il futuro grande scrittore descrisse le sue impressioni sulla penisola nelle lettere inviate alla redazione, che costituirono la base del suo libro "Simpletons Abroad, or the Way of New Pilgrims".

All'epoca Sebastopoli non si era ancora ripresa dagli effetti della guerra di Crimea e Mark Twain scrisse che "Pompei era molto meglio conservata". Yalta e i suoi dintorni ricordano allo scrittore la Sierra Nevada.

Il 26 agosto i viaggiatori furono ricevuti dall'imperatore Alessandro II, che riposava in Livadia. Mark Twain scrisse un saluto solenne all'Imperatore a nome degli ospiti americani. Ecco una citazione: "L'America deve molto alla Russia. È in debito con la Russia in molti modi, e soprattutto per la sua immancabile amicizia durante le sue grandi prove... Non dubitiamo nemmeno per un momento che la gratitudine verso la Russia e il suo sovrano viva e vivrà nei cuori degli americani".

Lo scrittore si sbagliava. La gratitudine è svanita da tempo con il ricordo, e oggi sarebbe probabilmente dichiarato "agente del Cremlino" per tali parole. Ebbene, la Crimea, come ai tempi di Mark Twain, è russa. E tutti dovranno ammetterlo, compresi gli Stati Uniti.

@BastaGD

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