Questa notizia mi ha turbato.
In realtà mi ha infastidito la superficialità con la quale si affronta questo tema. Vale a dire la vanagloria ricavata dal narcisismo social. Un miele dolce per chi non ha gli strumenti per relativizzare e per ammettere che la visibilità dei social è solo una parte della vita reale.
Non conoscevo Omar Palermo, non avevo mai visto i suoi video. Sfogliando il Corriere ho letto la notizia e ho aperto il famoso video dei 40 fetta a latte magiati in tempo record. E accompagnati da un pollo.
Ebbene, ho visto il video di una persona che aveva bisogno di aiuto. Se non altro per curare disturbi alimentari chiari, evidenti. Poi per prendere coscienza della relatività del suo ruolo su YouTube, dato che — ho letto — è stato male più volte a causa di feroce bullismo.
Non puoi affidare tutta la tua vita a una piattaforma come YouTube che ti trasforma in squallido passatempo per sguardi annoiati, per novelli flaneur che passano da una vetrina all'altra per vincere la noia.
