Figata come questa fenomenologia dei mostri non sia che un rif | Meta-Communism

Figata come questa fenomenologia dei mostri non sia che un riflesso di quello che è la realtà della finzione: da una parte una gigantesca scimmia a simboleggiare lo sfruttamento coloniale, anche la tratta in catene schiavista se vogliamo e se pensiamo alla storia originale di King Kong, un mondo che arriva e prende e ruba ritenendosi superiore col suo positivismo e scientismo. Sì trova davanti l'inspiegabile, il fantastico, il limite della scienza che riafferma l'antica paura della superiorità della natura.

Dall'altra un mostro generato dalla più alta punta della scienza e dal più basso punto della morale. L'organizzazione ingegneristica dello sterminio, le menti più brillanti che creano l'arma con la potenza di annichilire l'intera umanità, pura potenza militarista e distruzione totale e incontrollabile che sfugge all'uomo e lascia solo macerie. L'imperialismo il militarismo e l'ingegnerizzazione della morte di massa, della distruzione ecologica queste realtà e paure sono simboleggiati in Godzilla. Ancora una volta l'industrializzazione e lo scientismo che creano più di quanto possano controllare.
Due diverse facce, due diversi esorcismi inconsci della realtà etica, della nostra cultura che emergono e mostrano con la finzione la realtà più verace dell'uomo del capitalismo.