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AFGHANISTAN E MOVIMENTO SOCIALISTA: PUNK-ISLAM, (IN)UTILI IDIO | Le Gauche

AFGHANISTAN E MOVIMENTO SOCIALISTA: PUNK-ISLAM, (IN)UTILI IDIOTI

Allah è grande e Gheddafi è il suo profeta.
CCCP – Punk Islam, 1984

L’errore sistemico e ideologico dell’estremismo piccolo borghese si dimostra da molti componenti del movimento socialista in questi ultimi tempi dai vaccini all’Afghanistan.

In loro l’odio cieco per uno stato quale gli USA prevarica qualsiasi prospettiva di lotta, connotando l’imperialismo non più come un processo di reinvestimento del surplus accumulato su differenti piani dell’economia e della gestione dei corpi, ma come un ente di carattere mefistofelico che assume a piacimento la bandiera dell’Europa o degli USA in base alla natura del presunto stato anti imperialista, che sia la Russia di Putin, la Bielorussia di Lukašenko, lo Stato Islamico di al-Baghdadi (con il placet di Scuderi), l’Iran sciita o l’Afghanistan talebano.

Tale ragionamento collettivo non riesce a trarre due particolari conclusioni:

I fatti avvenuti non sono la vittoria di una qualsiasi ed insperata forza anti-imperialista e nemmeno è una sconclusionata vittoria di Pirro, bensì ciò che è accaduto in Afghanistan è una sconfitta al di là del punto di prospettiva da cui la si guarda o da cui ci si illude di guardarla.
Non c’è possibilità di sviluppo in un paese che sarà sempre tenuto negli standard del sottosviluppo per evidenti limiti plastici della politica nazionale islamista in materia economica e per gli altrettanto evidenti interessi dei blocchi economici egemonici rimanenti dalla destituzione del controllo atlantico sui processi economici afghani.

https://www.legauche.org/politica-internazionale/medio-oriente/afghanistan-e-socialisti-punk-islam-inutili-idioti/