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Se vogliamo salvare il clima dobbiamo cambiare la finanza di | Climate change is real

Se vogliamo salvare il clima dobbiamo cambiare la finanza

di Andrea Barolini

Se la finanza continuerà a concedere denaro alle aziende che sfruttano petrolio, carbone e gas, centrare gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima potrebbe risultare impossibile. Banche, fondi d’investimento e altri istituti finanziari devono infatti fare la loro parte. Modificando i propri business al fine di renderli compatibili con la lotta ai cambiamenti climatici, con la tutela della biodiversità e con la salvaguardia dell’ambiente. Altrimenti, quella che è stata definita la battaglia più grande che l’umanità ha dovuto affrontare nel corso della storia, verrà persa.

Due rapporti intitolati “Banking on Climate Change”, curati da un gruppo di Ong ecologiste, hanno mostrato in tutta la sua drammaticità il sostegno che le grandi banche ancora forniscono alle fonti fossili. Nei tre anni successivi all’Accordo di Parigi, 33 tra i più grandi istituti di credito del mondo hanno continuato imperterrite a concedere finanziamenti ai settori di petrolio, gas e carbone. 1.900 miliardi di dollari tra il 2016 e il 2018. Comprendendo anche il 2019 e aggiungendo due istituti di credito in più, la cifra sale al totale stratosferico di 2.700 miliardi.

Non cambiare il clima, cambia banca

Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte per salvare il clima. Dalle nostre scelte quotidiane. Anche quando decidiamo la banca presso la quale aprire un conto o la società alla quale affidare i nostri risparmi.

Banca Etica nel solo 2019 ha finanziato con 13,5 milioni di euro 25 organizzazioni che, con i loro progetti nel campo delle rinnovabili e con interventi di efficientamento energetico, hanno permesso di evitare la dispersione nell’atmosfera di quasi 5mila tonnellate di CO2 (pari alla quantità assorbita in un anno dal Parco delle Cinque Terre). Altri 7,6 milioni di euro sono andati a progetti che hanno permesso di riciclare quasi 204mila tonnellate di rifiuti (pari alla produzione annua di rifiuti della città di Messina). E 3 milioni di euro sono andati a progetti di agricoltura biologica che hanno impegnato quasi 5mila ettari coltivati a biologico (pari a 7mila campi da calcio).

La società di gestione del risparmio Etica Sgr, sempre nel 2019, ha fatto registrare nei portafogli dei propri fondi il 69% in più di imprese che hanno definito obiettivi di riduzione delle emissioni, il 34% in più che si impegnano a diminuire l’utilizzo di acqua e aumentare l'efficienza, il 25% in più che sviluppano iniziative per ridurre i rifiuti.

Fondazione Finanza Etica fornisce la propria spinta al cambiamento grazie all’azionariato critico. Ogni anno interviene infatti presso le assemblee generali dei colossi dell'energia, ma anche della finanza, per portare sotto i riflettori degli azionisti e dell'opinione pubblica gli impatti sociali e ambientali delle scelte delle grazie aziende.