Questo è marketing.
Questo è anche il frutto di un animo nobile e di un'origine umile, di una difficile infanzia passata in fila per pane e acqua.
Però questo è marketing. Perché qui il tennista costruisce il suo brand, contorna il suo nome di valori positivi che vanno oltre la racchetta che gioca e si presta alle regole di un torneo milionario.
Novak Djokovic, circondato dal lusso, rompe le regole e regala una racchetta a un bambino. Costruisce futuri tennisti non allenando ma regalando sogni.
Grande esempio di marketing.
