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L'INTESTINO È IL NOSTRO SECONDO CERVELLO risultati delle ri | Nutrizione e benessere fisico e mentale

L'INTESTINO È IL NOSTRO SECONDO CERVELLO
risultati delle ricerche hanno mostrato una stretta connessione tra le condizioni infiammatorie dell'intestino e la depressione. Se, ad esempio, le persone sane, senza segni di depressione, erano esposte ai fattori che causano l‘infiammazione nell'intestino, hanno sviluppato anche la depressione.
LE RICERCHE HANNO ANCHE MOSTRATO, CHE È POSSIBILE L’OPPOSTO: SE UNA PERSONA DEPRESSA CALMAVA L'INFIAMMAZIONE INTESTINALE, SI È LIBERATA ANCHE DELLA DEPRESSIONE. COM’È POSSIBILE?
Comunicazione tra l’intestino e il cervello
IL NERVO VAGO (X NERVO CRANICO)
Il nervo cranico più lungo del corpo, compie un prolungato percorso, dal cervello fino all'intestino, diventando così una "strada" per la depressione e il malessere.
Il traffico qui è bidirezionale. Ciò significa, che il cervello invia impulsi all'intestino (li sentiamo come farfalle, come una stretta dolorosa nello stomaco, ecc.); così come l'intestino invia impulsi al cervello (depressione, ansia, affaticamento).
Non sentiamo mai dolore nel cervello, al contrario lo sentiamo nel corpo e nel benessere. Quando qualcosa non va nell'intestino, questa informazione viaggia fino al cervello, che risponde a volte con dolore fisico, oppure con infiammazione prolungata, affaticamento cronico e infine con ansia o depressione. Che cosa causa l'infiammazione?
Pensi davvero, che il nostro corpo sia fatto per sopportare lo stress di tutta la giornata, essere seduto la maggior parte del tempo, mangiare cibo istantaneo, avere troppo poco riposo e per andare al bagno con il cronometro?
Certamente che no! Il nostro corpo è intelligente, si adatta e ci sostiene il più possibile, ma tutto ha un limite.
Dirai "ma, è il tempo in cui viviamo”. È vero. Per lo più, se con il nostro stile di vita torturiamo il nostro corpo, è molto importante anche rinforzarlo bene. Noi invece, mangiamo cibo istantaneo, che causa infiammazioni, alla sera guardiamo un film d'azione per “rilassarsi”, ma al contrario stressiamo il nostro corpo fino alle stelle. Dopo dormiamo male, perché abbiamo mangiato prima di andare a letto e siamo pieni di adrenalina.
Alla mattina non abbiamo tempo per la colazione. Nel migliore dei casi mangiamo due biscottini e via. E così passano anni, il nostro corpo, come un bravo lavoratore, assorbe tutto questo con calma e lavora. Poi viene il giorno che si blocca, perché è completamente esaurito. Il corpo completamente distrutto ti supplica per mesi di vacanze e tu incominci una larga depressione. È quando incominci a chiederti “Perché mi sento così?”.
Se guardassi le cose che succedono nell'intestino ogni ora, ogni giorno, scopriresti che le condizioni infiammatorie stanno peggiorando. Probabilmente non le senti nemmeno. L'infiammazione dell’intestino non è la stessa come ad esempio, la pelle infiammata che la vedi e senti. Che cosa quindi causa l'infiammazione? Una dieta sbagliata, troppo stress, tossine e molto altro ancora.
L'intestino è così importante, che è anche chiamato il "secondo cervello".
Con una flora intestinale danneggiata, non solo perdiamo una buona digestione, ma lentamente iniziamo ad avvelenare il nostro corpo. Oppure, nonostante una buona alimentazione, lasciamo il corpo affamato.
I batteri probiotici portano molti benefici, come: l’eliminazione della diarrea, miglioramento della sindrome dell'intestino irritabile, sistema immunitario più forte, ottima concentrazione e meno problemi cardio-cerebrali!
Il cervello e il cuore hanno bisogno di sangue purissimo e ossigenato il più possibile per il loro sano funzionamento! Sei consapevole quanto è importante non assumere schifezze nell'intestino?
Lo stress quotidiano, le terapie antibiotiche, bere poca acqua, l’assunzione di troppo zucchero, carboidrati semplici, conservanti, residui di pesticidi negli alimenti e corticosteroidi, tutto questo distrugge costantemente il nostro microbiota.
LA QUANTITÀ IDEALE DI BATTERI BUONI NEL MICROBIOTA È DI 85%, TUTTAVIA L'UOMO MODERNO NE HA SOLO TRA 10 E IL 20%.