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AMAZON, L'ILLUSA ED ELUSA DEMOCRAZIA NEL LAVORO Nel centro | Le Gauche

AMAZON, L'ILLUSA ED ELUSA DEMOCRAZIA NEL LAVORO

Nel centro Amazon di Bessemer, Alabama, Stati Uniti, da mesi si combatteva un’aspra lotta fra lavoratori e azienda, per l’istituzione di un sindacato riconosciuto nel magazzino, che è stata finalmente fissata col voto di ieri. Se la mozione avesse avuto la maggioranza + 1 dei votanti, Amazon avrebbe dovuto permettere l’organizzazione della Retail, Wholesale and Department Store Union in una sua sede. Tuttavia, a quanto indica lo spoglio dei voti, le schede favorevoli all’istituzione di un sindacato sarebbero circa 738 a fronte di 1798 voti contro.

Inutile dire che queste elezioni interne sono state democratiche e rispettose di un’etica trasparente e libera del voto quanto una votazione parlamentare o presidenziale nella Repubblica Democratica Popolare di Corea. Amazon ha usato ogni suo potere a disposizione per ridurre all’insignificante gli sforzi dei lavoratori che militano per i propri diritti, anche in disposizioni impensabili. Il fatto che il magazzino e il centro di smistamento prodotti sia in un’area storicamente depressa dal punto di vista economico, ha visto il favore di costoro che sono grati di veder concesse, dopo aver dato il proprio lavoro all’azienda, delle briciole per potersi sostentare.

Un altro punto è stata la propaganda intensiva e pervasiva dell’azienda per minare e storpiare il voto, senza contraddittorio confrontabile, sia con manifesti nella sede, persino nei bagni, per votare contro l’istituzione di un sindacato, sia con la distribuzione di spillette “I vote NO” ai dipendenti in un clima intimidatorio, sia infine con l’organizzazione di una serie di riunioni obbligatorie in sedi pubbliche per “informare i lavoratori di cosa sia un sindacato e quali costi comporti”, quando ai sindacati negli Stati Uniti non è permesso organizzare assemblee nei luoghi di lavoro. Addirittura, Amazon ha promosso sulle reti digitali una propaganda intensiva per sviare le reali condizioni di lavoro, quali il fatto che ai corrieri non siano date pause e debbano urinare in bottiglie, le dieci ore e mezza di lavoro dopo lo sciopero del comparto a Chicago, o i tempi di lavoro compartimentati in frammenti così rigidi e contingentati tali per cui al terzo richiamo per ritardo si è licenziati.

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