Get Mystery Box with random crypto!

Haide! ✨

Logo of telegram channel haidegaiaputzolu — Haide! ✨ H
Logo of telegram channel haidegaiaputzolu — Haide! ✨
Channel address: @haidegaiaputzolu
Categories: Telegram
Language: English
Subscribers: 87
Description from channel

Benvenutə! Sei appena approdatə su uno spazio di discussione gestito da @gaiaputzolu. Troverai approfondimenti, curiosità e risorse su Est Europa e Maghreb. Inoltre, tutto sul mio shop e le novità riservate agli iscritti. Ti aspetto ✌🏻

Ratings & Reviews

3.00

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

0

3 stars

1

2 stars

0

1 stars

1


The latest Messages

2021-11-29 19:01:52 Buonasera viaggiatorə!

Oggi volevo parlarvi di un grande progetto mai realizzato: la più grande moschea d’Europa.

Per circa 15 anni e sin dalla prima presidenza di Traian Babescu (2004-2009) i governi di Romania e Turchia hanno discusso la possibilità di costruire una moschea a Bucarest e una chiesa ortodossa (poi struttura per pellegrini) a Istanbul.

Nel 2015, con il decreto governativo n.372, il premier Victor Ponta mise ufficialmente a disposizione un terreno di 11.000 mq, ad uso gratuito per i primi 49 anni.

Mufti Yusuf Murat, rappresentante dei musulmani in Romania, parlò della moschea come necessaria per riportare le varie comunità informali sotto controllo. Qualche tempo dopo si riferì al progetto in maniera più modesta (capienza di 1500 persone), perché effettivamente non era necessario costruire la più grande moschea d’Europa con una comunità sparsa di appena 10000 fedeli (che inoltre aveva già quattro moschee).

Questa però fu l’idea che rimase impressa nell’opinione pubblica, dando il via a manifestazioni, interventi, campagne social, ecc.

In generale, persino i musulmani non sembravano particolarmente entusiasti. Il luogo scelto per la costruzione era troppo distante dall’area di residenza (la minoranza turca si concentra a est) e inoltre sembrava improbabile che sciiti, sunniti e salafiti avrebbero pregato nella stessa moschea.

La destra, i nazionalisti e i cristiano-ortodossi più radicali parlavano della moschea come atto politico tra Bucarest e Istanbul, non credevano all’idea di un’opera di pubblica utilità. Quest’argomentazione è stata utile per conferire una certa legittimità alle proteste. Buona parte dei manifestanti infatti pensava che la Romania fosse minacciata dai crescenti flussi migratori verso l’Europa e da un’imminente islamizzazione. Di questo, la moschea ne era la prova.

Il decreto che aveva garantito il terreno alle autorità musulmane è scaduto nel 2018. Nell’eventualità di un nuovo progetto sarà necessario partire da zero con l’iter legislativo.

Questa vicenda racconta bene il crescente clima di odio e diffidenza nei confronti delle comunità musulmane, anche dove sono piuttosto ridotte, come nel caso di Bucarest.

La SETA, un istituto no-profit con l’obiettivo di produrre analisi aggiornate su politica, economia e società, pubblica ogni anno l’European Islamophobia Report con gli ultimi dati su ogni paese europeo.
Potete consultarlo qui: https://www.oic-oci.org/upload/islamophobia/2019/SETA_European_Islamophobia_Report_2019.pdf

Cosa troviamo nella scheda sulla Romania?

Premessa: in Romania vivono circa 65000 musulmani, ovvero lo 0,34% della popolazione. La loro integrazione e presenza non è di grande interesse per l’agenda politica del paese.

Non si sono verificati episodi significativi nel 2019, anche se è forte la retorica islamofoba e anti immigrazione. L’ECRI mette in luce l’incapacità del sistema rumeno di raccogliere dati a riguardo, soprattutto perché spesso le vittime non denunciano.

L’unico passo avanti da parte del parlamento è stato il rifiuto di una proposta di legge che bandiva la possibilità di coprire il viso a scuola.

Conoscevate questo progetto? E il report? Potete cercare anche l’Italia, giusto per capire a che punto siamo

Buon inizio settimana!
75 views16:01
Open / Comment
2021-11-15 19:01:39 Buonasera viaggiatorə!

Vi siete mai chiestə dove vanno a finire i nostri rifiuti, vecchie auto o vestiti usati?

La maggior parte in Africa ed Est Europa, con risultati raccapriccianti che spostano il problema di qualche km ma non lo risolvono alla radice.

A Bucarest la raccolta differenziata praticamente non esiste, solo quest’anno c’è stato un timido cambio di rotta, ma davvero insignificante.

In teoria, una normativa europea prevedeva di alzare la percentuale dei rifiuti riciclati al 50% entro il 2020. Di questi, il 40% si sarebbe dovuto impiegare nel processo di cogenerazione.

L’UE ha stanziato anche un bel po’ di quattrini, ma la Romania non si è neanche avvicinata ai risultati sperati.

Ad aprile 2017 la Commissione Europea ha deferito la Romania alla Corte di Giustizia dell’UE per non aver portato a compimento l’obbligo di rielaborare e introdurre il nuovo piano di gestione dei rifiuti (e relativo programma di prevenzione della produzione).

Si cerca di chiudere gli impianti non a norma, ma non si va nella direzione del recupero. Si preferisce ancora lo smaltimento in discarica (circa il 90% nel 2017).

Cerchiamo di riassumere la situazione a Bucarest:

Nel 2021 il Ministero dell’Ambiente ha inviato all’UE un rapporto sul riciclo. Sappiamo già che nel 2020 Bucarest aveva riciclato appena il 9%, con conseguenti sanzioni giornaliere.

Dal 1 gennaio 2021 sarebbe dovuta diventare obbligatoria la raccolta differenziata dei rifiuti organici (da me hanno messo i cassonetti solo a settembre e solo in una zona del settore).

Uno dei problemi più gravi che gravano sulla Romania è lo smaltimento illegale dei rifiuti

Molte aziende riescono ad aggirare le leggi facendo passare i rifiuti per merce ordinaria. Arrivati in Romania vengono bruciati nei cementifici per 17 euro a tonnellata.

Purtroppo questi rifiuti non sono solo ordinari ma anche contaminati, speciali e persino ospedalieri.

Le Ong denunciano la situazione da anni. Pensate che i rumeni non hanno neanche un’idea di quanto importante sia questo problema perché non vengono raccolti e divulgati i dati relativi alle emissioni di diossina.

Per saperne di più vi lascio un articolo di OBC: https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Romania-i-cementifici-ed-il-business-dell-importazione-dei-rifiuti-193493

Ho usato fonti pubblicate tra il 2017 e il 2020 in italiano e rumeno, ma da allora la situazione non è cambiata granché.

Sapevate del traffico di rifiuti verso i paesi dell’Europa orientale?
120 views16:01
Open / Comment
2021-11-12 19:47:38 Buonasera viaggiatorə!

Avete già visto il post di ieri?
Vi parlo del processo che ho seguito per realizzare il calendario.

Per me è stato un lavoro particolarmente importante e i motivi sono tanti.

Mio padre mi chiede di realizzarne uno da anni e finalmente ce l’ho fatta.

Per produrre un oggetto simile non basta realizzare dei disegni, ma bisogna tener conto di tutta una serie di accorgimenti tipografici nell’impaginazione (margini, bilanciamento, caratteri, spazio adeguato per la rilegatura, ecc.). So che non sembra, ma son tante piccole cose che insieme richiedono tempo e pazienza.

Se il progetto vi è piaciuto fatemelo sapere nei commenti, il vostro sostegno è sempre fondamentale

https://instagram.com/p/CWJfM7jsmjG/

Intanto vi auguro un buon weekend, ci sentiamo lunedì per il contenuto esclusivo
107 views16:47
Open / Comment
2021-11-08 18:56:18
133 views15:56
Open / Comment
2021-11-08 18:56:00 Buonasera viaggiatorə!

Oggi vi racconto di un disastro ambientale verificatosi a Copșa Mică. È una cittadina che si trova vicino a Sibiu, nel cuore della Transilvana e divenuta tristemente nota per essere tra le città più inquinate d’Europa (durante gli anni 90).

Il problema derivava da due stabilimenti: la Sometra, una fonderia di zinco aperta nel 1939 e la Carbosin, che si dedicava alla produzione di nerofumo dal 1935.

L’impatto di queste due industrie, su ambiente e popolazione, fu drammatico. Oltre 60 anni di emissioni portarono alla contaminazione di aria e suolo, compromettendo i raccolti e la salute degli animali da allevamento. L’intera valle circostante era completamente coperta da un manto nero di polveri tossiche.

Circa 2000 persone son state ricoverate per anemia indotta dal piombo o gravi problemi allo stomaco e ai polmoni. Molti bambini mostravano segni di ritardo mentale, avevano pressione alta e bronchite cronica.

Solo con la chiusura degli stabilimenti si cominciò a ripulire l’area, che purtroppo paga ancora le conseguenze di quegli anni.

Le foto sono impressionanti, ve le mando qui sotto

Conoscevate questa storia?
116 viewsedited  15:56
Open / Comment
2021-11-07 21:13:48
99 views18:13
Open / Comment
2021-11-07 21:13:46 Buonasera viaggiatorə!

Finalmente oggi è 7, il giorno del lancio!

Se avete visto le storie sapete già tutto, ma vi mando il link del progetto anche qui:

https://gaiaputzolu.it/bucataria-romaneasca/

Vi piace? Stasera pubblico anche un post riassuntivo, vi aspetto alle 21.

Sono sempre disponibile in privato per tutte le info e il listino
94 views18:13
Open / Comment
2021-11-05 20:10:58
109 views17:10
Open / Comment
2021-11-05 20:10:17 Buonasera viaggiatorə!

Domenica ci sarà il lancio di Natale e non vedo l’ora!
È da mesi che mi dedico a questo progetto e finalmente è arrivato il momento di raccontarvelo nei dettagli.

Come sapete, in quest’impresa ho coinvolto la mia famiglia, ma anche una cara amica rumena che mi ha guidata in varie fasi.

Qualche giorno fa vi ho chiesto se avevate già capito a cosa stavo lavorando e in moltə avete indovinato! Uno dei prodotti infatti sarà il calendario illustrato, con 12 ricette della cucina tradizionale rumena. Per ognuna abbiamo fatto un lungo lavoro di ricerca e traduzione, che spero apprezzerete.

Visto il tema del calendario, abbiamo deciso di realizzare una serie di prodotti in tessuto. Vi viene in mente qualcosa? Ve ne mostro uno, ma per scoprire l’intera collezione vi aspetto domenica su Instagram e sul mio sito.

I pezzi saranno limitatissimi e potrete acquistare entro e non oltre il 24 dicembre. Per garantirne la qualità abbiamo deciso di dedicarci a pochi pezzi, ma curarli nei dettagli.

E ora veniamo al bello: per gli iscritti al canale Telegram ho deciso di mettere da parte un po' di prodotti, in modo da garantirvi la precedenza sul resto della community. Inoltre, per ogni ordine minimo di 25 euro avrete in omaggio un pezzo d’artigianato fatto a mano in Romania.

Se siete almeno un po’ curiosə non perdetevi le storie di domenica.

Buon weekend a tuttə!
100 views17:10
Open / Comment
2021-11-01 19:06:19
Vi lascio anche qualche foto. Queste sono del Regio Earth del 2019 che si è svolto in Serbia. Son state scattate dalla mia amica rumena Achim
118 views16:06
Open / Comment