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Diego Perfettibile

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Sono il Signore delle Ventole e progetto ventole ATEX e per Forni Industriali.
Su questo canale troverai informazioni su:
#AcquistoVentilatori, #ATEX e #ManutenzioneVentilatori.
Sito: ventilazionesicura.it
Info e consulenza: @perfettibilediego

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2019-04-08 11:06:54 2 3 CAUSE DI RISONANZE DEL VENTILATORE
#ManutenzioneVentilatori

Settimana scorsa ti ho parlato del fenomeno di risonanza di un ventilatore. Ma quali possono essere le cause di questo fenomeno disastroso?

Ti svelo di seguito le tre principali.

Albero flessibile. L’albero di un ventilatore si comporta come una corda legata ad un estremo e mossa con la mano all’estremo opposto. Più è spessa la corda, più è difficile farla oscillare. L’albero del ventilatore dovrebbe essere progettato per avere una velocità critica – cioè la velocità alla quale entra in risonanza – abbastanza lontana dalla massima velocità di funzionamento. (almeno 1,25 volte)
Struttura debole. La struttura che sostiene l’albero e/o il motore del ventilatore, di solito è realizzata in lamiera saldata o piegata. Se gli spessori sono troppo sottili e se non sono presenti dei rinforzi strutturali, la lamiera si comporta come la tovaglia quando la sbatti per togliere le briciole. Attenzione perché in questo caso possono co-esistere più velocità critiche e gli effetti potrebbero essere davvero devastanti.
Fissaggio ballerino. Quando il ventilatore non viene fissato a terra, ma è installato su una struttura in acciaio, quest’ultima se non correttamente progettata può funzionare come un amplificatore di vibrazioni. Fai molta attenzione, perché questo è un aspetto molto delicato che noi costruttori di ventilatori non possiamo sapere a priori. A meno che non ci coinvolgi nella progettazione della struttura di sostegno.

Ovviamente queste tre cause possono essere presenti tutte insieme, se sei stato particolarmente sfortunato nell’acquisto del ventilatore. (ad esempio acquistandone uno standard a catalogo, non progettato per il tuo caso specifico)

La soluzione in questo caso è molto lunga e laboriosa. Bisogna procedere passo dopo passo eliminando via via le varie cause.

Fammi sapere se questa miniguida ti è stata utile. Lascia una reazione cliccando su una delle tre icone che trovi in basso oppure inviami il tuo feedback a @perfettibilediego.

Risorsa consigliata: CASO STUDIO: L’odissea di Luigi, finito vittima delle vibrazioni indomabili di un ventilatore per bruciatori installato su un vecchio forno di un suo cliente.
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2019-04-01 10:34:42 1 COSA SONO LE RISONANZE?
#ManutenzioneVentilatori

Lo scorso lunedì ho pubblicato l’ultima mini-guida sui ventilatori ATEX. Da oggi inauguro una serie di post sulla manutenzione dei ventilatori industriali.
Per partire col botto, ti voglio di parlare di uno dei temi più fumosi nel campo della manutenzione: le risonanze.

Forse ti sarà capitato – a te direttamente o a chi esegue le manutenzioni sui tuoi ventilatori – di avere problemi di vibrazioni che non si risolvono né con equilibrature né con la sostituzione dei cuscinetti.
Nove volte su dieci, una situazione di questo tipo è dovuta ad una risonanza.

La risonanza è un fenomeno che si manifesta quando sono presenti delle onde oscillatorie – come ad esempio le vibrazioni – ed una struttura che le “riceve”. Quando il sistema entra in risonanza, queste onde vengono amplificate aumentandone l’ampiezza fino all’infinito. (in teoria, poiché nella realtà si arriva ad una rottura molto prima)

Se un ventilatore è mal progettato o ha una struttura troppo debole – come nel caso dei ventilatori standard che hanno una sedia di appoggio del motore ridotta al minimo – potresti avere dei seri problemi legati a delle risonanze.

I sintomi principali sono:

Effetto della velocità: Se vari la velocità di funzionamento del ventilatore, ti accorgi che intorno ad un certo valore le vibrazioni salgono improvvisamente a valori molto alti per poi tornare a scendere quando superi quella velocità.
Fase impazzita. Se analizzi le vibrazioni con un analizzatore professionale, ti accorgi che la “fase” delle vibrazioni non è stabile, ma continua a variare nel tempo. Anche in questo caso, cambiando la velocità di funzionamento del ventilatore, la fase torna ad essere stabile.

Risolvere un problema di risonanze è una vera gatta da pelare. Serve eseguire prima una precisa analisi e valutare quale strada sia meglio perseguire: irrigidire la struttura o renderla ancora più debole.

Nella risorsa consigliata di oggi ti parlo proprio di un caso reale di risonanza che ho gestito tempo fa.

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Risorsa consigliata: CASO STUDIO: L’odissea di Luigi, finito vittima delle vibrazioni indomabili di un ventilatore per bruciatori installato su un vecchio forno di un suo cliente.
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2019-03-30 10:35:28 LA TUA PRIVACY SEMPRE PIÙ PROTETTA

Lo scorso 24 Marzo i fondatori di Telegram hanno rilasciato un importante aggiornamento.

Dato che ci sono importanti miglioramenti nella tutela della tua privacy, ho chiesto a Marta Pellizzi di creare una breve guida per te.

Ecco quello che ha da dirti Marta. (Le ho detto che noi del mondo industriale siamo un po' dei cinghialotti, ruspanti e veraci)

Caro cinghiale,

sono Marta Pellizzi. Dicono (non si sa bene chi) che sia una delle massime esperte di Telegram e oggi vorrei proprio parlartene.

Telegram è l'opportunità che non devi farti sfuggire. Telegram non usa algoritmi, né ti profila o usa i tuoi dati. Ti accorgerai utilizzandolo che la tua privacy è al sicuro e che nessuno potrà accedere alle tue attività condotte sull'applicazione.

Come funziona Telegram

Telegram è una piattaforma cloud che integra al suo interno la funzione di messaggistica istantanea, la possibilità di usare un archivio con spazio illimitato per il salvataggio di documenti e media e l'opportunità di creare gruppi (fino a 200.000 persone) o canali con numero di iscritti illimitato.

Puoi creare un tuo profilo senza mostrare il numero pubblicamente, usando un username. Non vengono richieste informazioni per la registrazione e puoi contattare tutti gli altri iscritti tramite username. Su Telegram, in sostanza, puoi chattare privatamente con chiunque sia iscritto, effettuare chiamate criptate, creare o partecipare a mega gruppi o creare canali pubblici. Gruppi e canali pubblici possono avere un link così li puoi condividere facilmente.

Tipi di chat Telegram

Telegram consente di creare due tipi di chat: chat segrete e chat normali.

Le chat segrete si creano solo da telefonino. Permettono di proteggere la conversazione con una particolare forma di crittografia detta crittografia ned to end (punto a punto). Non si possono creare da PC. Sì, Telegram si può usare anche da PC, basta che lo scarichi sul tuo computer tramite il link desktop.telegram.org oppure da macos.telegram.org (mi raccomando: per Mac usa il secondo link, non quello generico).

Le chat segrete supportano il timer di autodistruzione. Se attivi il timer di autodistruzione i messaggi "spariranno" istantaneamente - come per magia - da entrambi i dispositivi.

Le chat normali sono anch'esse protette, ma stavolta la crittografia è detta server-client. Fino a ieri erano limitate a livello di privacy, ma una nuova introduzione le ha rese molto similari a quelle segrete con la possibilità di poterle sfruttare anche da PC (come detto, quelle segrete, non si possono creare da computer).

Chat segrete

Le chat segrete di Telegram sono coperte dalla crittografia punto a punto, le crei in qualsiasi momento con chiunque solo con lo smartphone. Sono caratterizzate da un licchetto, contengono un timer che puoi preimpostare così i messaggi che invii e ricevi si autodistruggono dopo quell'arco temporale. Non sono ammessi screenshot e la funzione di inoltro dei messaggi è bloccata.

Nuove chat normali

Con l'aggiornamento del 24 marzo Telegram ha impostato la cancellazione bilaterale dei messaggi anche nelle normali chat. Questo significa che qualsiasi cosa scriverai o riceverai può da te essere distrutta in un istante. Con queste chat hai attualmente la possibilità di eliminare tuoi singoli messaggi, singoli messaggi del mittente oppure di cancellare tutta la conversazione per entrambi. Se cancelli la conversazione elimini i messaggi anche per l'altra persone. Questa nuova dimensione di chat privata compare per la prima volta grazie a Telegram: ora puoi cancellare tutto ciò che ricevi anche dal telefonino o computer del mittente senza limiti temporali.

Grazie per aver letto questa guida e ti invito a seguirmi su Telegram tramite il link t.me/martapellizzi (non ho Facebook, ma puoi cercarmi su LinkedIn.).

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2019-03-25 18:28:30 12 VENTILATORI ATEX: QUALI GUARNIZIONI PUOI UTILIZZARE?
#ATEX

Quando devi installare un ventilatore ATEX la scelta della guarnizione da inserire tra le flange si fa più complicata.
Devi infatti garantire – oltre alla compatibilità con il fluido di lavoro – il grado di tenuta richiesto e la conducibilità elettrica.

Soprattutto quando la zona interna al ventilatore è diversa rispetto a quella esterna, le guarnizioni devono evitare la fuoriuscita del gas dall’interno verso l’esterno. (o viceversa)

Esistono fondamentalmente 3 tipi di guarnizioni che si possono utilizzare per ventilatori ATEX

PTFE antistatico: Queste guarnizioni sono realizzate in PTFE “caricato” con grafite, così da garantire la conducibilità elettrica. Il PTFE è praticamente inerte con quasi qualsiasi tipologia di gas, ma ha un limite sulle temperature di utilizzo (-200°C - +260°C)
Grafite: Materiale dalle ottime caratteristiche di conducibilità e forte resistenza all’aggressione chimica. Può essere impiegato anche a temperature elevate.
Metalliche: Anelli di tenuta metallici largamente impiegati in ogni applicazione gravosa; sono infatti idonei all’uso laddove sono richieste alte pressioni e temperature di servizio. Vengono utilizzati su apposite flange.

Quelle che ti ho appena descritto sono le tre tipologie di guarnizioni usate più spesso per dei ventilatori ATEX.

Nulla esclude di utilizzare altri materiali. L’importante è che venga garantita la conducibilità elettrica e che la guarnizione resista alle condizioni massime di lavoro del ventilatore.

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Risorsa consigliata: ATEX interno esterno. Caso pratico ventilatore per trasporto polveri di legno.
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2019-03-11 11:45:17 11 COME EVITARE DEFORMAZIONI DA CARICHI TUBAZIONI
#ATEX

Una delle più banali cause di scintille meccaniche in un ventilator, è lo sfregamento della girante contro una delle parti fisse. (chiocciola o boccaglio di aspirazione)

Oltre alla rottura dei cuscinetti, gli sfregamenti possono verificarsi anche a causa di deformazioni della chiocciola imposte dal peso o da forze che le tubazioni esercitano sul ventilatore.
Per questo motivo consiglio sempre l’installazione di “giunti antiivibranti” tra il ventilatore e le tubazioni. Questi componenti possono essere di due tipi:

Giunti tessili. Sono realizzati in fibra di vetro spalmata di PVC o Teflon. Non essendo rigidi, consentono dei disallineamenti maggiori tra la bocca del ventilatore e la flangia della tubazione, oltre a tagliare completamente le vibrazioni. In questo caso ovviamente la tubazione non può essere sostenuta dal giunto tessile. Devi fissarla ad una struttura o ad una parete.
Giunti metallici o in gomma. Sono dei giunti più rigidi, generalmente pensati per resistere a pressioni elevate e garantire una tenuta al 100%. Devi stare attento quando installi un ventilatore con questa tipologia di giunti, in quanto funzionano come delle molle. Se ci sono dei disallineamenti eccessivi tra le flange, o in caso di dilatazioni termiche, questi giunti riportano delle forze e dei momenti sul ventilatore. Fai quindi in modo che nel punto di collegamento, la tubazione sia abbastanza allineata e che le dilatazioni termiche non si verifichino nella direzione verso il ventilatore.

Poni particolare attenzione al pericolo di deformazioni, soprattutto se acquisti ventilatori standard a catalogo. I bassi spessori con cui sono costruiti e la mancanza di rinforzi di irrigidimento, rendono questi ventilatori molto deformabili.

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Risorsa consigliata: Ventilatori ATEX: come essere sicuri di rispettare i RESS?
@diegoperfettibile
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2019-03-04 09:40:06 10 SCONFIGGERE LE CARICHE ELETTROSTATICHE
#ATEX

Nell’ultima mini guida che ho pubblicato, ti ho parlato dei 3 rischi di esplosione che possono emergere da un’installazione non corretta. Se hai letto lo scorso post, saprai che uno di questi rischi è rappresentato dalle cariche elettrostatiche.

Ecco allora 3 dettagli che devi curare per sconfiggere questo rischio:

Messa a terra. Come già detto nella scorsa mini guida, devi collegare il ventilatore alla messa a terra. Fai attenzione anche alle flange di connessione. Spesso infatti la guarnizione che vi è interposta è fatta con materiali poco conduttori. Per questo ti consiglio di realizzare un “cavallotto” che colleghi elettricamente le due flange.
Verniciatura. Rivestire il ventilatore e l’impianto con grandi spessori di vernice, può darti la tranquillità di evitare la corrosione del metallo. La maggior parte delle vernici sono però poco conduttrici, se non addirittura isolanti. La norma UNI EN 14986 stabilisce alcuni limiti. Innanzitutto le vernici che utilizzi non devono contenere ossidi di ferro o ossidi di alluminio. Inoltre lo spessore massimo deve essere inferiore ai 200 micron nel caso di gruppo di esplosione IIC. Per tutti gli altri gruppi non devi superare i 2 mm.
Gomme e plastiche. I materiali plastici sono famosi per il loro potere isolante nei confronti dell’elettricità. Per questo motivo il loro utilizzo nella costruzione e nell’installazione di un ventilatore ATEX deve essere ridotto al minimo. Tuttavia ci sono dei componenti che è necessario utilizzare, come ad esempio gli ammortizzatori in gomma. La UNI EN 80079-36 ti fornisce dei limiti sulla superficie totale di materiale in gomma o plastica che puoi utilizzare nel tuo impianto. Sempre in questa norma trovi inoltre il valore di resistenza elettrica sotto al quale può considerare sicuro l’utilizzo di un certo materiale.

Come vedi questi 3 dettagli non comportano grandi rivoluzioni nel tuo progetto. Ma è fondamentale che ci stai attento quando progetti ed installi un impianto – o un macchinario – ATEX.

Nella valutazione dei rischi di esplosione dei tuoi progetti, valuti correttamente questi 3 aspetti?

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Risorsa consigliata: Come ordinare un ventilatore ATEX, SENZA spendere inutilmente i tuoi soldi ritrovandoti con un macchinario inutilizzabile.
@diegoperfettibile
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2019-02-25 12:12:07 9 3 RISCHI ATEX DURANTE L’INSTALLAZIONE
#ATEX

Una domanda che ricevo di frequente è “Come faccio a certificare tutto l’impianto ATEX dentro al quale installo il tuo ventilatore?

Purtroppo non posso dare una risposta esaustiva a questa domanda. Mi piace sempre essere onesto ed ammettere fino a dove si spinge il mio sapere.
Sui ventilatori ATEX sono discretamente bravo. Ma sulla certificazione degli impianti, ammetto di non essere esperto.

Però voglio comunque darti l’indicazione di 3 rischi dovuti all’installazione, che devi valutare nell’analisi dei rischi di esplosione che farai (perché devi farla) per tutto l’impianto.

Cariche elettrostatiche. Sembra banale sottolineare questo aspetto, ma credimi se ti dico che è uno degli errori più frequenti che vedo. Quando installi il ventilatore, devi provvedere a collegarlo alla messa a terra. I miei ventilatori sono sempre dotati di appositi occhielli in acciaio inossidabile alle quali puoi collegare la messa a terra.
Carichi tubazioni. Le tubazioni alle quali colleghi il ventilatore, non devono creare sforzi o deformazioni sulla chiocciola del ventilatore. Le deformazioni potrebbero infatti portare ad uno sfregamento tra la girante e le parti fisse del ventilatore. Buona norma è quella di introdurre dei raccordi flessibili – detti raccordi antivibranti – e fare in modo che le tubazioni siano sostenute da una struttura indipendente.
Guarnizioni sbagliate. Le guarnizioni che vai ad interporre tra le flange del ventilatore e quelle delle tubazioni, devono essere idonee al fluido trattato, alle condizioni di lavoro ed al grado di tenuta che vuoi ottenere. Il rischio in questo caso è di avere delle fuoriuscite di gas dall’interno verso l’esterno, che può rappresentare un enorme rischio di esplosione. (gas caldi, gas infiammabili, etc.)

Questi sono 3 piccoli consigli che mi sento di darti sia per eseguire una corretta installazione, sia per effettuare una completa analisi del rischio di esplosione.

Per approfondire il tema della certificazione ATEX di linee di produzione, ti consiglio di leggere il libro che ho messo come risorsa consigliata, scritto da Renato e Claudio Delaini.

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Risorsa consigliata: La direttiva ATEx sui macchinari. Guida per consulenti: esplosione di problemi?

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2019-02-18 11:53:20 8 VENTILATORI ATEX SENZA MOTORE. COSA CAMBIA?
#ATEX

Capita a volte che chi mi ordina un ventilatore ATEX decide di occuparsi in prima persona dell’acquisto e del montaggio del motore elettrico.
Sconsiglio sempre questa strategia per risparmiare poche centinaia di euro. (che poi spesso ne spendi più in logistica rispetto al ricarico che posso mettere io sul costo del motore)

Installare il motore elettrico su un ventilatore non è infatti solo una questione di avvitare due viti. Dal punto di vista della direttiva macchine – e peggio ancora per quanto riguarda l’ATEX – equivale ad assumerti una grande responsabilità: diventi un costruttore a tutti gli effetti.

Come costruttore ti ritrovi una serie di responsabilità – civili e penali – sulle tue spalle.

Scelta motore. Spetta a te scegliere la giusta taglia del motore elettrico, oltre alla corretta marcatura ATEX che deve avere. Un motore sottodimensionato – o peggio ancora con una marcatura ATEX errata – è uno dei principali rischi di esplosione che esamino quando progetto un ventilatore ATEX.
Installazione motore. Se tu o i tuoi tecnici sono esperti nel montaggio e allineamento di un motore elettrico su un ventilatore, allora non hai nessun problema. Se invece pensi che installate un motore equivalga a stringere quattro bulloni, il discorso cambia completamente. Un errore di qualche centesimo di millimetro sull’allineamento dell’albero motore, può causare forti vibrazioni e danneggiamenti dei cuscinetti.
Marcatura ATEX. Se compri un ventilatore senza motore – e se ti sei rivolto ad un fornitore onesto – la marcatura ATEX e la relativa dichiarazione UE è relativa alla sola ventola. Il motore elettrico ha poi la sua marcatura ATEX ed il relativo certificato. Ma quando monti questi due componenti stai creando un assieme. (come ti ho detto nell’ultima mini guida). E indovina un po’ chi si deve prendere la rogna di certificare e marcare questo assieme? La patata bollente passa nelle tue mani. Sei tu che poi ne rispondi dal punto di vista civile e penale.

Come vedi, il piccolo risparmio che puoi avere nell’arrangiarti da solo, non giustifica le responsabilità ed i rischi che ti porti in casa decidendo di montare da solo il motore sul ventilatore ATEX.

Il consiglio che ti do – se proprio vuoi acquistare tu il motore elettrico – è almeno di chiedere al fornitore che si occupi lui del montaggio e che ti certifichi tutto l’assieme. In questo modo la responsabilità cade su di lui, non sulle tue spalle.

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Risorsa consigliata: Come ordinare un ventilatore ATEX, SENZA spendere inutilmente i tuoi soldi ritrovandoti con un macchinario inutilizzabile.

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2019-02-11 12:03:04 7 MARCATURA ATEX: COSA SIGNIFICA “ASSIEME”?
#ATEX

La domanda è tutt’altro che retorica. Parlando tempo fa con il mio amico @ClaudioDelaini abbiamo passato 5 minuti buoni a controbattere l’uno contro l’altro. Lui sosteneva che non esiste un assieme nella Direttiva ATEX. Si parla di combinazioni. Io gli rispondevo che nella norma tecnica (la UNI CEI EN ISO 80079-36) si parla proprio di Assemblies, che tradotto in Italiano indica appunto degli assiemi.

Chi aveva ragione?

Entrambi. Una combinazione di apparecchiature non è uguale ad un assieme. Come dice Claudio la combinazione è più ampia. (e quindi più rognosa)

In un assieme le singole apparecchiature, componenti e/o sistemi di protezione, sono assemblati per uno scopo comune.
Un esempio è dato da un ventilatore ATEX, che di per sé rientra nella definizione di apparecchiatura non elettrica. Per raggiungere il suo scopo viene poi assemblato con un motore elettrico, un giunto di trasmissione, delle serrande attuate, etc.

Due cose sono fondamentali quando viene marcato un assieme.

Tanti ATEX. Ogni apparecchiatura, componente o sistema di protezione deve avere la sua marcatura ATEX ed il relativo certificato o dichiarazione UE. Se di una delle parti il fornitore non provvede alla marcatura, ti tocca fartela da solo.
Due ATEX non fanno un’ATEX grande. Non ti basta semplicemente mettere insieme tutti i certificati e le dichiarazioni UE che hai raccolto dai fornitori. Devi anche eseguire una valutazione del rischio di esplosione dell’assieme che stai creando. Un motore installato in maniera errata - o sottodimensionato - può generare una possibile sorgente di innesco, anche se è correttamente marcato ATEX.

Per aiutarti a meglio comprendere come muoverti nel caso di un assieme o di una combinazione – come può essere se installi uno dei miei ventilatori in una parte di impianto – oggi ti consiglio come risorsa il libro scritto da Renato e Claudio Delaini.

Puoi anche seguire questa coppia un po’ anomala nel mondo delle norme e delle scartoffie, unendoti al loro canale Telegram.

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Risorsa consigliata: La direttiva ATEx sui macchinari. Guida per consulenti: esplosione di problemi?

@diegoperfettibile
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2019-02-04 11:46:09 6 MARCATURA ATEX: TEMPERATURE ESTREME COME FARE?
#ATEX

La temperatura dell’ambiente è uno dei parametri da considerare quando si definisce un’atmosfera esplosiva. Nella stessa definizione di atmosfera esplosiva vengono indicati un valore minimo (-20°C) ed uno massimo (+40°C) che la temperatura ambientale può avere.

Capita spesso però che un ventilatore ATEX venga installato dove le temperature ambientali superano questi valori.
Come fare in questi casi?

No Standard. Se la temperatura ambientale è più bassa di -20 °C o più alta di +40°C, i ventilatori standard a catalogo non sono adatti. I certificati emessi da un ente notificato per questo tipo di prodotti, sono infatti riferiti alle condizioni standard. Perdono ogni validità al di fuori del range di temperatura -20°C +40°C.
Specifica. Dichiara al tuo fornitore i valori minimo e massimo di temperatura ambientale. (e di umidità) In questo modo sarà possibile eseguire una valutazione dei rischi di esplosione accurata ed effettuare delle scelte progettuali che garantiscano la sicurezza ed il corretto funzionamento del ventilatore.
Controlla. Verifica la marcatura ATEX del ventilatore. Se il tuo fornitore ha tenuto in giusta considerazione i valori non standard di temperatura ambientale, dovresti trovare in fondo alla stringa ATEX l’indicazione del range di temperatura ambientale ammesso. Io ad esempio indico questo range già nell’offerta commerciale, ancora prima che tu possa ordinarmi il ventilatore.

Non sottovalutare questo aspetto. Se il ventilatore deve ad esempio funzionare in un ambiente con una temperatura pari a -25 °C, oltre a valutare correttamente i rischi di esplosione devo anche scegliere degli acciai che non diventino fragili come vetro a quella temperatura.

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@diegoperfettibile
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