2022-07-28 09:59:01
QUINDI GA4 NON È LA SOLUZIONE DI TUTTO!?!
#GDPR I punti che mi sembrano confermati dal Garante della Privacy durante gli interventi di questi giorni sono questi:
1)
Accordo USA-UE che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane
2)
I titolari del trattamento hanno avuto quasi 2 anni per trovare soluzioni al trasferimento dati fuori UE e quindi molto prima della questione GA e la maggior parte di essi non ha fatto nulla.
3)
Il Garante non può dire se un tool è a norma o no altrimenti potrebbe influenzare il mercato
4)
GA4 potrebbe non essere la soluzione, poiché il problema potrebbe essere Google che ha una serie di dati, al di là dell'IP, da poter utilizzare per identificare gli utenti ed io aggiungo: come succede con GA3 anonimizzato
5)
Se non ci sarà un accordo a breve, arriverà uno TZUNAMI legale (queste sono parole mie) per tutti: non si parla solo di GA3, GA4, non solo di prodotti Google come Drive, Gsuite, Gmail, ecc ma di tutti i tool che trasferiscono dati fuori UE, ripetuto TUTTI!
La conseguenza di un mancato accordo sarebbe una scelta tra
continuare a violare il Gdpr come stiamo facendo tutti da due anni utilizzando questi tool oppure di tornare a mettere i cartelloni pubblicitari per la strada e a usare il fax, perché
il digital muore senza tool americani.
Noi di Legal For Digital abbiamo scelto di non sponsorizzare uno strumento piuttosto che un altro come corretto a livello privacy se non ne eravamo certi, non salire su un carro e poi a scendere velocemente nel momento in cui non è più vincente,
essere completamente trasparenti e disinteressati nelle indicazioni legali! Questo è un nostro punto di forza da 4 anni e non cambieremo mai!
Già dal 27 giugno con una live con più di 300 iscritti, appena 3 giorni dopo il provvedimento del Garante,
abbiamo dichiarato il nostro manifesto e l’abbiamo confermato 2 giorni dopo con la nostra Guida su GA e GDPR scaricata da più di 2000 persone.
Per noi l’
unica scelta possibile da parte del titolare del trattamento è decidere se giocare la partita con strumenti come GA4 che non sono sicuri al 100% a livello privacy o passare a strumenti di aziende non americane con server in UE. Abbiamo indicato come il problema GA fosse solo la punta dell’iceberg di chi tratta dati personali con tutti i tool che trasferiscono dati fuori UE e che l’
unica vera soluzione non fosse il setting “corretto” di un tool ma un accordo USA-UE.
Ecco che in quest’ottica le parole del Garante ci confermano che la via tracciata era quella giusta e s
apere di aver consigliato bene i nostri clienti e tutti quelli che ci seguono sui social ci riempie di gioia. Diciamo che oltre alla gioia c’è la
responsabilità di chi quando comunica online a decine di migliaia di persone sa che la propria parola ha un peso e non vuole lanciare il sasso ritraendo poi la mano.
Ultima riflessione della quale non mi posso vantare poiché nasce dai vari programmatori, titolari di agenzia, web master, data analysis e consulenti marketing più in generale con cui ho parlato in queste settimane:
Questo benedetto GA4 server side quanto costa???
1) organizzare GA4 server side ha sicuramente un costo
2) parliamo di costo che non tutti i clienti possono comprendere visto che comunque si sta parlando di un servizio che fino a qualche tempo fa era praticamente gratis con GA3
3) un costo che non è detto sia necessario visto l’evoluzione degli eventi
4) un costo che comunque oggi non mi garantisce di essere Gdpr compliant. Lo ribadisco: oggi non mi garantisce nulla!
5) un costo che in caso di accordo USA-UE potrebbe essere superfluo con un’ “ottima figura” nei confronti del cliente
Detto questo, come dice il Garante, sono i titolari del trattamento a dover prendere le scelte sul proprio business e loro è la responsabilità delle azioni compiute, e io aggiungo, dopo aver ascoltato i consigli legali giusti o meno…
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