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Le Gauche

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Collettivo Le Gauche.
Articoli, analisi, spunti –
«Le utopie servono per camminare»
comunicazioni: @Marschall_der_DDR
Sito: legauche.org

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2021-04-22 11:27:21 PIANIFICAZIONE ECONOMICA: ALCUNI MODELLI

La maggior parte delle proposte analizzate include una visione dettagliata del progetto economico previsto per una società alternativa ma, d’altra parte, sottolineano poche cose sull’organizzazione politica della società da costruire.

La Democrazia Economica di Schweickart solleva una proposta sociale caratterizzata dalla democrazia politica così come è oggi: partiti politici, sindacati e varie istituzioni rilevanti. Così l’autore assume uno Stato costituzionale che garantisca le libertà civili per tutti. Dieterich, nella sua proposta per il socialismo del XXI secolo, ha scommesso che il meccanismo decisionale si basa sulla democrazia partecipativa: estensione qualitativa della democrazia formale, in cui la decisione politica non sarà temporanea ed esclusiva della sfera politica, ma permanente ed estesa a tutti gli ambiti della vita sociale, dalle fabbriche alle caserme, alle università e ai media. Le grandi aziende private così come lo Stato scompaiono come tali nella democrazia partecipativa.

Pat Devine basa la sua considerazione dei meccanismi di partecipazione sociale partendo dall’idea che socialismo debba essere democratico e che la democrazia richiede il socialismo. Questo per lui si traduce in una combinazione di democrazia parlamentare, democrazia partecipativa e democrazia diretta. Devine sostiene che in tutte le aree possibili, dovrebbe essere impegnata la democrazia diretta. Nell’approfondire la democrazia, ciò che Devine chiama “autogoverno” gioca un ruolo essenziale. Consiste in un’attività di organizzazione autonoma, autoattiva e volontaria. Le persone possono appartenere a diversi gruppi di autogoverno, questi gruppi si formano quando le persone percepiscono di condividere una preoccupazione comune e decidono di agire collettivamente in relazione ad essa.

https://www.legauche.org/movimento-socialista/pianificazione-economica-alcuni-modelli/
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2021-04-19 11:17:57 DDL ZAN. UN PASSO NELLA GIUSTA DIREZIONE

Il disegno di legge che ha come primo firmatario il deputato Alessandro Zan, fusione di cinque disegni di legge precedenti, si propone di istituire delle tutele legali alle vittime di omotransfobia, misoginia, e discriminazione sulla base delle disabilità fisiche o mentali. In sostanza, tra le varie:
- modifica l’articolo 604 del codice penale aggiungendo i motivi di discriminazione sulla base del genere, orientamento sessuale o identità di genere al reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa;
- modifica la legge Mancino (205/1993) aggiungendo dai sei mesi a quattro anni di reclusione come pena circa l’incitamento a commettere o il commettere violenza per motivi di orientamento sessuale;
- istituisce la giornata nazionale contro l’omobitransfobia il 17 maggio;
- modifica inoltre il decreto 215/2003 aggiungendo misure di contrasto alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e all’identità di genere e
- incrementa il fondo per i diritti e le pari opportunità di quattro milioni annuali destinati all’educazione sessuale e al contrasto della violenza fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere.

A tal proposito, la gestazione molto lunga e travagliata di una legge ancora da approvare ha suscitato uno scandalo nazionale per il fatto che è rimasta bloccata nella commissione competente al Senato, che ne impedisce la messa nel calendario per evitare la definitiva approvazione. Alla Camera, aveva già incassato il voto contrario dell’estrema destra, Lega e Fratelli d’Italia, e l’astensione di Forza Italia, mentre ora sarebbe un nuovo ostacolo di divisione della maggioranza a sostegno del governo Draghi.

Al riguardo, sono interessanti le posizioni adottate in seno al variegato campo della sinistra extraparlamentare: da un lato chi si ostina a definire il ddl Zan non prioritario – intonato con quanto dice l’estrema destra, che invece preferisce anticipare una legge sulla tutela degli animali a quella di una sulle persone –, dall’altro chi applaude alla proposta, forse in modo troppo acritico, come se risolvesse in nove articoli una questione di lunga data e profondamente radicata nella società capitalistica contemporanea, ma non per questo irrisolvibile.

https://www.legauche.org/movimento-socialista/ddl-zan-un-passo-nella-giusta-direzione/
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2021-04-16 13:03:22 DISCUSSIONE SULLA MMT. PREGI E LIMITI

Secondo la Modern Monetary Theory (MMT), le principali difficoltà di bilancio che ogni paese deve affrontare sono, in realtà, poste dai governi stessi che seguono la visione ortodossa della “finanza sana”. Cerchiamo di affrontare le principali intuizioni della MMT. Quando si discute della visione della MMT, si parte principalmente dalle idee di Randall Wray, il principale esponente di questa linea di pensiero.

La base teorica della MMT è la Finanza Funzionale di Abba Lerner e la nozione cartalista nozionale della valuta di Knapp. Entrambe le teorie mettono in discussione la visione convenzionale ed egemonica della condotta delle politiche macroeconomiche. In considerazione di ciò, si propone di sollevare le principali critiche della MMT alla visione ortodossa della “finanza sana”, difesa dal New Macroeconomic Consensus (NMC). La MMT evidenzia importanti intuizioni che consentono di comprendere la necessità di un regime fiscale più flessibile, che dia spazio ad azioni strategiche di governo, con l’obiettivo principale di mantenere la piena occupazione.

La MMT parte dalla teoria cartalista della moneta, secondo la quale lo Stato ha la prerogativa di emettere la moneta e, attraverso la riscossione delle tasse denominate in quella moneta, imporre le sue richiesta alla società. La moneta fiat è vista come un “simbolo” che rappresenta per il pubblico la capacità di far fronte agli oneri con lo Stato. Per circolare nella società, lo Stato stesso deve emettere e scambiare queste banconote con beni e servizi attraverso spese con i settori privati. Quando si utilizzano queste banconote, sia per effettuare pagamenti che per riscuotere tasse, i governi finiscono per imporre la circolazione di questi “simboli” (carta moneta) con le loro funzioni monetarie. La società ora accetta questi “pezzi di carta” come mezzo di scambio, unità di conto e riserva di valore.

https://www.legauche.org/economia/discussione-sulla-mmt-pregi-e-limiti/
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2021-04-13 11:16:27 IL DILEMMA SULL'ORIGINE DEI BRONZI DELLA CINA ANTICA

Sono magnifici oggetti i bronzi cinesi, rinvenuti in quantità, qualità e fogge molto differenti, da fibbie dorate a enormi bacili per cucinare la carne. Ma oltre al loro valore inestimabile per la storia dell’arte e alla loro importanza per comprendere la struttura politico-religiosa della Cina pre-imperiale, si sono rivelati essere degli oggetti utilissimi anche per indagare l’interazione tra le varie società cinesi dell’epoca, ancora lontane dall’unità data solo nel 221 a.C. con le grandi conquiste del Primo Imperatore Qin. Nella Cina antica, esisteva comunque una successione di dinastie tradizionalmente ritenuta come principale, ma con le scoperte archeologiche dal 1949 in poi si è scoperto che tale linea dinastica non era l’unico fulcro di una cultura che si può definire “cinese”.

Secondo la leggenda fondativa del cosiddetto “mandato celeste”, siccome l’ultimo re Shang, Zhouxin, si comportava dissolutamente ancora peggio dei suoi predecessori, senza governare ma dedicandosi alle donne e all’alcol in sfregio a un comportamento retto e morale, il Cielo diede il mandato a regnare a un clan più modesto e meritevole che viveva a ovest, tra le montagne, i Zhou. Così nel 1046 a.C., il re dei Zhou, Wu, nonostante fossero più spartani, meno raffinati e minori di numero, sbaragliò in battaglia Zhouxin, abbattendo la dinastia Shang e prendendo quindi il mandato a governare la Cina, concesso alla sua famiglia, che l’avrebbe detenuto, almeno formalmente, per sette secoli, fino all’unificazione condotta dagli eserciti di Qin e alla fondazione dell’Impero.

Ma per ora torniamo agli oggetti della questione: l’età del Bronzo in Cina, dal 2000 a.C. al 500 a.C. Nella Cina pre-imperiale i manufatti in bronzo sono un simbolo di potere religioso e politico, dettato dal fatto che la loro forgiatura avveniva quasi esclusivamente presso le corti regali dell’epoca, e la loro articolazione compositiva, con varie figure animali stilizzate e motivi geometrici, indicano il potere della dinastia regnante.

https://www.legauche.org/estremo-oriente/il-dilemma-sullorigine-dei-bronzi-della-cina-antica/
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2021-04-10 12:38:24 AMAZON, L'ILLUSA ED ELUSA DEMOCRAZIA NEL LAVORO

Nel centro Amazon di Bessemer, Alabama, Stati Uniti, da mesi si combatteva un’aspra lotta fra lavoratori e azienda, per l’istituzione di un sindacato riconosciuto nel magazzino, che è stata finalmente fissata col voto di ieri. Se la mozione avesse avuto la maggioranza + 1 dei votanti, Amazon avrebbe dovuto permettere l’organizzazione della Retail, Wholesale and Department Store Union in una sua sede. Tuttavia, a quanto indica lo spoglio dei voti, le schede favorevoli all’istituzione di un sindacato sarebbero circa 738 a fronte di 1798 voti contro.

Inutile dire che queste elezioni interne sono state democratiche e rispettose di un’etica trasparente e libera del voto quanto una votazione parlamentare o presidenziale nella Repubblica Democratica Popolare di Corea. Amazon ha usato ogni suo potere a disposizione per ridurre all’insignificante gli sforzi dei lavoratori che militano per i propri diritti, anche in disposizioni impensabili. Il fatto che il magazzino e il centro di smistamento prodotti sia in un’area storicamente depressa dal punto di vista economico, ha visto il favore di costoro che sono grati di veder concesse, dopo aver dato il proprio lavoro all’azienda, delle briciole per potersi sostentare.

Un altro punto è stata la propaganda intensiva e pervasiva dell’azienda per minare e storpiare il voto, senza contraddittorio confrontabile, sia con manifesti nella sede, persino nei bagni, per votare contro l’istituzione di un sindacato, sia con la distribuzione di spillette “I vote NO” ai dipendenti in un clima intimidatorio, sia infine con l’organizzazione di una serie di riunioni obbligatorie in sedi pubbliche per “informare i lavoratori di cosa sia un sindacato e quali costi comporti”, quando ai sindacati negli Stati Uniti non è permesso organizzare assemblee nei luoghi di lavoro. Addirittura, Amazon ha promosso sulle reti digitali una propaganda intensiva per sviare le reali condizioni di lavoro, quali il fatto che ai corrieri non siano date pause e debbano urinare in bottiglie, le dieci ore e mezza di lavoro dopo lo sciopero del comparto a Chicago, o i tempi di lavoro compartimentati in frammenti così rigidi e contingentati tali per cui al terzo richiamo per ritardo si è licenziati.

www.legauche.org/lavoro/amazon-lillusa-ed-elusa-democrazia-nel-lavoro/
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2021-04-08 11:23:25 TRA SOGGETTO E OGGETTO SI NASCONDE LA VERITÀ: SAGGIO SU LUKÁCS E MARX

Martin Heidegger è uno dei filosofi più importanti del secolo scorso che influenza fortemente la lettura del presente da parte di molti. Il confronto critico con lui ha particolare importanza perché egli ha correttamente individuato uno degli elementi più importanti che distinguono l’uomo dall’animale: la sua progettualità.

Inizialmente è un "soggetto gettato", passivo nel mondo, ma presto comincia ad accumulare forze, conoscenze e capacità sociali che gli permettono di trasformare il proprio ambiente tramite il lavoro, individuale e collettivo.

Questa è la grande scommessa che ci poniamo: siccome ci interessa ciò che le persone fanno, e siccome l’azione la fa scaturire a) il desiderio di cambiamento, b) una corretta conoscenza e comprensione della logica della realtà e della situazione concreta, c) un progetto di cambiamento e ultima ma non ultima d) la possibilità materiale di farlo, bisogna rivalutare il ruolo della cosiddetta “sovrastruttura” morale, ideologica, teorica, tentando di determinare con precisione il rapporto con la base materiale della vita.

Le esperienze che colorano la vita del soggetto sono prodotte in particolare dallo specifico mondo sociale in cui si trova, strutturato dai rapporti sociali intorno ai mezzi di produzione di tale mondo, ossia intorno il modo in cui la società perpetua imprescindibilmente la sua esistenza; da questa totalità che "entra" nel suo quotidiano sorgono i suoi bisogni, la formulazione di domande sulla società e sulla vita, dunque i progetti e la collaborazione sociale al fine di realizzare tali progetti.

Andiamo quindi a studiare come il soggetto e l'oggetto, l'uomo e la società, la struttura e la sovrastruttura siano in rapporto, in un fitto dialogo intellettuale tra Marx e Lukács.

www.legauche.org/analisi/tra-soggetto-oggetto-cela-la-verita-lukacs-e-marx/
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2021-04-06 12:11:45 BULGARIA: L’INTRAMONTABILE BOJKO METODIEV BORISOV

Sebbene lo scrutinio dei voti per le elezioni di domenica sia ancora in corso, possiamo trarre qualche considerazione preliminare. Dal 1990 la Bulgaria è una repubblica parlamentare, caratterizzata sostanzialmente dall’alternanza al potere di due schieramenti principali: quello attorno al Partito Socialista di Bulgaria (BSP, Българска Социалистическа Партия), erede formale del Partito Comunista Bulgaro (Българска Комунистическа Партия, БКП) che resse il paese in coalizione con il partito agrario per quarant’anni, e l’altro attorno al polo di oligarchi conservatori fuoriusciti dal fu sistema realsocialista.

In questo quadro generale, è necessario fare delle puntualizzazioni: BSP e partito dei turchi a parte (che rappresenta la consistente minoranza turca e musulmana nel paese), il quadro partitico del paese è sempre stato molto instabile, data la grossa disaffezione politica dei votanti bulgari. La politica, in particolare bulgara, è stata il palcoscenico decadente della spartizione del potere economico tra i grandi oligarchi, che di fatto ha spazzato via le garanzie sociali costruite dalla Repubblica Popolare, e vive in sostanza di delocalizzazioni dai paesi europei di più antica industrializzazione.

Oggi di fatto non esistono pensioni, sussidi di disoccupazione, garanzie in senso generale per il ceto subalterno, e la Bulgaria “gode” dei salari più bassi dell’Unione Europea (pari a 582€ mensili netti). Sulla scorta della difficile situazione economica a cui né il BSP né soprattutto i partiti di destra hanno saputo porre rimedio, da un lato l’affluenza alle urne è stata sempre più debole (raggiungendo lo storico record di affluenza del solo 40%), mentre d’altra parte la forte emigrazione rende il voto dall’estero più influente che in paesi come l’Italia.

Da tale contesto sorge il grande protagonista della politica bulgara Bojko Metodiev Borisov, l’attuale primo ministro in carica dal 2009 se si trascurano i brevi governi ad interim frapposti alle sue periodiche dimissioni.

www.legauche.org/europa/bulgaria-l-intramontabile-bojko-metodiev-borisov/
512 views𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 09:11
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2021-04-04 15:53:02 LAVORO E TEMPO DI LAVORO IN MARX
di Franco Piperno

A più di un secolo dalla morte, Marx viene trattato, tanto nell’opinione quanto nell’accademia, come “un cane morto”. La situazione è quindi ottima per riprendere lo studio dei suoi testi, per rifare i conti con lui. Procedere su questa strada, comporta, in primo luogo, sgombrare il terreno dall’ovvio, rifiutare la relazione di causalità tra l’attuale discredito di cui gode il Nostro ed il crollo del socialismo di stato nell’Europa dell’Est.

L’inconsistenza logica della dottrina marxista, così come la cattiva astrazione sulla quale si fondava la legittimità dei regimi socialistici, erano nascoste solo agli occhi di chi non voleva vedere. Tutto era chiaro già da prima, da molto prima.

Riproponiamo, qui di seguito, un breve commento a riguardo, scritto nel 1983, in occasione del centenario della morte di Marx, quando il Paese dei Soviet esisteva ancora (1).

«La celebrazione di K. Marx, nel centenario della morte, costituisce quel piccolo dettaglio più illuminante che un intero discorso. Innanzi, tutto chi celebra chi? Giacché bisognerà bene augurarsi che esista qualche differenza tra il Marx celebrato dal compagno Andropov, attuale primo ministro sovietico ed ex-capo del KGB; e quello di cui si ricorda il militante dell’Autonomia nelle prigioni italiane.

La celebrazione fissa una data, e come tale è un rito proprio agli abitanti del tempo, a coloro che perseguono opere senza fine; in effetti, si celebra solo ciò che non si è ancora compiuto. E che l’opera di Marx non sia ancora conclusa, il marxismo lo testimonia con la sua mera esistenza. Cent’anni dopo Marx, dirsi marxisti equivale a definirsi con un giudizio sul passato, con un criterio su ciò che non esiste. […]»

www.legauche.org/economia/piperno-lavoro-e-tempo-di-lavoro-in-marx/
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2021-04-01 11:42:40 CONDOMINIO E DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Da fautore convinto della democrazia a partecipazione diretta, in quanto è l’unica alternativa seria, credibile e realistica rispetto alla democrazia rappresentativa borghese. Ma da quando ho modo di frequentare le riunioni di condominio, avverto costantemente la tentazione di ricredermi, tuttavia mi ostino a sperare in una possibilità concreta di rinsavimento e di maturazione palingenetica dell’umanità sul piano etico, spirituale, intellettuale e civile.

Ma veniamo alle riunioni di condominio, che nella realtà quotidiana superano spesso la fantasia grottesca e surreale della finzione cinematografica di fantozziana memoria.

Abitualmente in queste riunioni regna sovrano il caos: ognuno discute animatamente con l’interlocutore che siede accanto (sempre che ci siano le sedie per tutti) senza prestare ascolto a chi, nell’indifferenza generale, ha preso la parola e, alla stregua di un tribuno del popolo o un giacobino rivoluzionario, arringa la platea (magari su un tema privato esibito come una priorità di interesse generale: ad esempio gli acari che infestano il divano di casa oppure il frigorifero vuoto) per convincerla che ha ragione da vendere.

www.legauche.org/storia-popolare/condominio-e-democrazia-partecipativa/
325 views𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, 08:42
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2021-03-30 13:03:30 INTORNO “ADDIO AL LAVORO” DI ANTUNES E NOTE A MARGINE SUL CONCETTO DI CLASSE-CHE-VIVE-DI-LAVORO

Le trasformazioni nel mondo del lavoro hanno influenzato la sua forma di essere, raggiungendo dimensioni oggettive e soggettive dei soggetti collettivi o della classe-che-vive-di-lavoro.

Il punto di riferimento sono gli anni ’80, in cui il libro “Addio al lavoro? Le metamorfosi e la centralità del lavoro” sottolineava che gli effetti non erano limitati al mondo sottosviluppato, ma abbracciavano anche il mondo sviluppato.

La rottura degli schemi produttivi ha portato con sé un inasprimento dei livelli di degrado dei soggetti, rendendoli flessibili, allo stesso tempo ha portato allo smantellamento delle organizzazioni sindacali, che si basavano sul modello tradizionale di accumulazione, in cui il lavoro aveva ancora un certo potere contrattuale nell’ambito industriale e una relativa partecipazione ai profitti aziendali.

Particolare attenzione alla contraddizione strutturale tra capitale-lavoro, tenendo conto di come il nuovo regime di accumulazione ha ridefinito le forme di sfruttamento, nonché indebolito le forme tradizionali di lotta.

Grazie al suo lavoro è possibile osservare come il taylorismo-fordismo ha cessato di essere il principale modello di organizzazione del lavoro, iniziando a fondersi con forme più flessibili di accumulazione, a cui vengono assegnate varie denominazioni, come: “neofordismo”, “neo-taylorismo”, “postfordismo”.

www.legauche.org/analisi/intorno-addio-al-lavoro-di-antunes/
439 views𝖉𝖊𝖗 𝕸𝖆𝖗𝖘𝖈𝖍𝖆𝖑𝖑 𝖉𝖊𝖗 𝕯𝕯𝕽, edited  10:03
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